La Bardana, amica della pelle, nemica dell’acne

A cura di Antonello Sannia

La pelle non costituisce soltanto l’involucro del nostro organismo ma svolge diverse funzioni: difesa, termoregolazione, escrezione, riassorbimento, regolazione omeostatica e sensoriale. Questa molteplicità di aspetti ricorda quanto sia importante avere una pelle sana, in grado di proteggere il nostro corpo da fattori ambientali di tipo fisico (ad esempio, danno da calore), chimico (es. allergeni) e biologico (es. batteri, virus). La cute, inoltre, forma l’apparato tegumentario, il più grande organo del corpo umano, trattandosi di una membrana fortemente elastica che riveste l’intera superficie del corpo (circa il 10% della massa totale).

La pelle è un organo, ma è anche un abito, come lo descrivono molti psicoterapeuti, caratterizzata da un forte legame tra emozioni e disturbi dermatologici, come l’acne: un’infiammazione dei follicoli pilosebacei che si manifesta principalmente con la comparsa del cosiddetto brufolo. Prima si formano i comedoni (i punti neri), poi si formano le papule o pustole (brufoli). Le lesioni dell’acne si localizzano al volto, collo, torace e dorso. Pur non essendo un disturbo grave, l’acne, quando si verifica in forma severa, può indurre cicatrici inestetiche e permanenti. Sia l’acne sia le cicatrici derivate possono influenzare in modo negativo la psiche: la cute è la prima finestra sul mondo.

Alcuni principi che ci regala la natura, come la Bardana, possono essere un buon alleato contro l’acne, grazie alla sua azione coadiuvante il fisiologico benessere della pelle e per le sue proprietà depurative.

Cos’è la Bardana?

La Bardana (“Arctium Lappa”), appartiene alla famiglia delle Asteracee e cresce spontanea nei campi incolti e al margine dei fossi in tutta l’Europa continentale. Si utilizza la radice, raccolta in autunno o in primavera. È una pianta ricca di fruttani, il principale dei quali è rappresentato dall’inulina, che può arrivare fino al 50%. Contiene anche due glucosidi, uno detto lappatina e l’altro denominato arctina B, mucillagini e una certa quantità di olio essenziale. È inoltre discretamente ricca di vitamine del gruppo B.

Antonello Sannia, Presidente della Società Italiana di Medicina Naturale, presenta alcuni studi su questa pianta, sottolineando che risulta essere particolarmente indicata in alcune forme di infiammazione della cute, acne giovanile, dermatiti:

“Il primo studio ha valutato l’azione antibatterica di un estratto di bardana su alcuni batteri e funghi quali Stafilococchi, Streptococchi e Candida e anche la sua eventuale tossicità sui macrofagi, cellule assai importanti del sistema immunitario – sottolinea. Si è visto che l’estratto di bardana riduce la vitalità e la proliferazione dei batteri e dei funghi, senza incidere sulla loro sopravvivenza. La produzione da parte dei macrofagi dei fattori di infiammazione veniva ridotta dall’estratto in modo significativo (De Oliveira J.R. et al. Control of microorganisms of oral health interest with Arctium lappa L. (burdock) extract non-cytotoxic to cell culture of macrophages (RAW 264.7). Arch Oral Biol. 59(8):808-14. doi: 10.1016/j.archoralbio.2014.05.013, 2014)

Un secondo studio clinico osservazionale ha valutato l’efficacia di un estratto di bardana nel trattamento dell’acne volgare. Sono stati arruolati 34 pazienti, che assumevano per bocca l’estratto per 6 mesi, misurando il numero delle lesioni acneiche e altri due parametri valutativi quali Global Acne Grading System (GAGS) e Acne-Specific Quality of Life questionnaire (Acne-QoL). Si è visto che l’estratto migliorava significativamente tutti i parametri esaminati e ha confermato l’utilità nel trattamento dell’acne volgare. (Miglani A. et al. Observational study of Arctium lappa in the treatment of acne vulgaris. Homeopathy. 103(3):203-7. doi: 10.1016/j.homp.2013.12.002, 2014)

  • Infine un ulteriore studio ha valutato l’effetto di un estratto di foglie di bardana sulla capacità adesiva, sulla proliferazione e sulla virulenza del batterio Pseudomonas aeruginosa. Nei soggetti sani,  aeruginosaè considerato un patogeno opportunista di alta virulenza che può colonizzare la cute, l’orecchio esterno, le vie respiratorie. Si è osservato che l’estratto inibisce la virulenza e la proliferazione di questo batterio” .( Lou Z. et al. The effect of burdock leaf fraction on adhesion, biofilm formation, quorum sensing and virulence factors of Pseudomonas aeruginosa. J Appl Microbiol. 2017 Mar;122(3):615-624. doi: 10.1111/jam.13348, 2017.).