Polpettone vegetariano alla soia verde e patate

Perché questo piatto sia vegetariano dovete utilizzare formaggio a caglio vegetale, si trova in negozi di alimentazione naturale e anche in alcuni supermercati. Se vi fosse difficile reperirlo, per mantenere la consistenza necessaria a modellare l’impasto potete sostituirlo con 50 g di farina di mandorle o di pangrattato, ma naturalmente il gusto finale sarà diverso. Come ulteriore variante, al posto della soia potete utilizzare 500 g di fave sgusciate fresche o surgelate, sbucciandole dopo la bollitura prima di passarle al passaverdure.

Polpettone vegetariano alla soia verde e patate

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

una confezione di 450 g di fagioli di soia verde surgelati
300 g di patate
80 g di formaggio a pasta dura e caglio vegetale stagionato 12 mesi
80 g di farina di mandorle
1 uovo e 1 albume
1 ciuffo di prezzemolo
2 cucchiaini di maggiorana essiccata
2 cucchiai di semi di sesamo nero
olio extravergine di oliva, sale, pepe bianco

PREPARAZIONE

1. Bollite le patate sbucciate e separatamente i fagioli di soia verde senza scongelarli, scolate entrambi, schiacciate le patate e passate metà della soia al passaverdure.
2. Mescolate i due tipi di purè con la soia intera, il parmigiano grattugiato, la farina di mandorle, le foglie di prezzemolo tritate, la maggiorana e un uovo. Regolate di sale e pepe.
3. Ungetevi d’olio le mani e modellate l’impasto a forma di polpettone, trasferitelo su una teglia foderata di carta da forno, spennellatelo con l’albume, cospargetelo di semi di sesamo e cuocetelo in forno preriscaldato a 180° per 20 minuti. Servitelo con una misticanza.

Torta salata alla zucca, ricotta e maggiorana

La farina di grano tenero può essere più o meno raffinata. A seconda delle diverse parti estratte dal chicco, si classifica con dei numeri che vanno dallo 00 (che indica la farina più bianca, ottenuta dalla sola parte centrale amidacea del chicco), mentre crusca e germe di grano sono contenuti in percentuali crescenti nei tipi 0, 1 e 2 (la semi-integrale), e interamente nella farina integrale, che si ottiene dal chicco macinato intero. Più alto è il numero del tipo di farina, maggiore sarà il suo contenuto in fibre e nutrienti, minore l’apporto calorico e più basso l’indice glicemico.
La farina di tipo 1 è un buon compromesso in cucina, perché è adatta a preparazioni salate, lievitati come pane, pizze e focacce e dolci rustici. Naturalmente qualsiasi sia il tipo di farina scelta, va sempre preferita quella macinata a pietra in un mulino artigianale.

Torta salata alla zucca, ricotta e maggiorana

INGREDIENTI PER 4-6 PERSONE

200 g di farina di grano tenero di tipo 1
100 g di burro
500 g di zucca mantovana
3 uova
250 g di ricotta
120 g di parmigiano reggiano
1 cucchiaino di maggiorana essiccata
olio extravergine di oliva, sale, pepe bianco

PREPARAZIONE

1. Impastate la farina col burro, un quarto di cucchiaino da caffè di sale e 50 ml di acqua fredda, formate una palla e lasciatela riposare in frigo per mezz’ora.
2. Nel frattempo sbucciate la zucca, eliminate gli eventuali semi, tagliatela a tocchetti e cuocetela al vapore. Lasciatela quindi raffreddare e passatela al passaverdure.
3. Mescolate la ricotta con le uova sbattute, la maggiorana, il parmigiano, la purea di zucca e regolate di sale e pepe.
4. Stendete la pasta a uno spessore di circa 3 mm su un foglio di carta da forno e senza staccarla dalla carta foderatevi uno stampo del diametro di 22 cm.
5. Versatevi il composto, livellate la superficie e cuocete la torta in forno preriscaldato a 175° per 45 minuti circa.

Arriva il freddo: nessuna paura per pelle e capelli

Con l’arrivo dell’autunno aumentano le insidie per i capelli, ma soprattutto per la pelle, facilmente soggetta in questa stagione a secchezza, arrossamento, screpolature. Le aggressioni non arrivano solo dalle temperature in calo: l’aria secca degli ambienti riscaldati e lo smog contribuiscono infatti all’inaridimento della cute, senza considerare che le stesse repentine variazioni di temperatura, ogni volta che dall’esterno si passa a un ambiente riscaldato, sottopongono la pelle a un brusco stress per via del passaggio dal caldo al freddo.

 

La dottoressa Mariuccia Bucci spiega quali sono i differenti tipi di pelle secca e come proteggerla. “Si definisce “secca” una pelle carente di lipidi cutanei, dall’aspetto sottile e fragile, che appare visibilmente poco elastica, disidratata e desquamata. In una pelle secca, il contenuto idrolipidico dello strato corneo è sensibilmente inferiore rispetto ai valori fisiologici. Possiamo quindi distinguere tra PELLE SECCA DISIDRATATA e ALIPIDICA.

 

La pelle disidratata (“carenza di acqua”) è caratterizzata da un deficit che interessa la componente idrica, importante per la funzione di barriera, per la protezione dagli agenti irritanti e per le proprietà meccaniche della cute.

Quella alipidica (“carente di lipidi”) si distingue, invece, per una secchezza cutanea dovuta ad un’insufficiente secrezione sebacea. La minore produzione di grassi cutanei rende la pelle più fragile e sensibile, soggetta a rughe e ad altri segni dell’invecchiamento. La carenza dei lipidi può essere dovuta a un deficit di lipidi intercorneocitari (le ceramidi), sostanza cementante tra le cellule dello strato corneo che determina la perdita di acqua trans-epidermica dal derma sottostante.”

 

E’ oramai assodato che la quantità di acqua presente nello strato corneo è pesantemente influenzata dall’umidità ambientale. In altre parole, quando diminuisce l’umidità esterna, si riduce di riflesso anche la percentuale di acqua negli strati superficiali dell’epidermide. Così come dopo una prolungata esposizione a raggi UV, freddo, aria condizionata, riscaldamento eccessivo o vento, la pelle tende a seccarsi progressivamente. In simili circostanze, è importante interpretare i segnali d’allarme che l’organismo ci invia: la pelle – visibilmente stressata, arida e desquamata – richiede alcuni piccoli accorgimenti tali da consentire alla cute stessa di ripristinare le barriere fisiologiche perdute.

 

Un’adeguata idratazione cutanea è indispensabile per garantire una certa plasticità ed elasticità alla pelle. L’alimentazione gioca un ruolo di primo piano sull’aspetto della pelle. Un adeguato apporto di acqua contribuisce indubbiamente a mantenere una pelle elastica e in ottimo stato. Per idratare la cute – evitando così la pelle secca – oltre all’acqua è bene garantire all’organismo una giusta quantità di acidi grassi insaturi, proteine e aminoacidi, importantissimi per garantire il buon funzionamento delle componenti del derma.

 

Di seguito un elenco di integratori che possono aiutare pelle e capelli:

 

  • Collagene idrolizzato arricchito di aminoacidi, come glicina, acido glutammico, lisina, prolina, valina, che incrementano significativamente il grado di idratazione cutanea, stimolando i sistemi enzimatici preposti alla sintesi di PCA (acido pirrolidon carbossilico), uno dei più rappresentativi componenti del fattore di idratazione naturale (NMF) della pelle; oppure con l’assunzione di glucosammina che stimola la produzione di glicosaminoglicani, i precursori dell’acido jaluronico.

 

  • Acidi grassi polinsaturi (PUFA) consente, invece, di ripristinare la funzionalità delle membrane cellulari che, per carenza di PUFA – dovuta a diete scriteriate o a danno indotto dai radicali liberi – viene meno, con perdita di fluidità delle stesse. Acidi grassi Omega-3 è particolarmente utile perché i lipidi sono indispensabili per garantire l’integrità strutturale e funzionale della pelle. Svolgono altresì un importante ruolo a livello dello strato corneo: consentono infatti la proliferazione e la differenziazione dei cheratinociti (le cellule strutturali di pelle, unghie e capelli), rendendo quindi la pelle più idratata e più sana e i capelli più robusti. I principali principi nutritivi sono gli acidi grassi Omega-3 EPA e DHA e l’acido grasso Omega-6 GLA da olio di borragine. L’effetto antinfiammatorio del GLA è stato studiato anche per contrastare l’eccessiva secchezza della pelle e l’eczema atopico.

 

  • Valina, leucina e isoleucina, precursori degli acidi della serie omega 6, ne ottimizza la sintesi; con le medesime finalità è prezioso il contributo della vitamina F o vitageno che è composta da un pool di acidi grassi essenziali; a propria volta, anche le vitamine C, E, betacarotene, biotina, gruppo B possono avere risvolti positivi a carico dell’idratazione cutanea.

 

  • Per il trattamento degli inestetismi o delle alterazioni degli annessi cutanei, la cui fragilità è in genere associata a carenze nutrizionali, più che a eventi traumatici o meccanici o comunque esterni: in caso di fragilità del fusto del capello è utile assumere aminoacidi solforati.

 

In generale, i nutrienti presenti in una formulazione finalizzata agli annessi cutanei, sono scelti in base a una duplice strategia: azione antiossidante e protettiva, garantita per esempio da betacarotene, vitamine C ed E, CoQ10, selenio, rame, zinco, ferro, e manganese, calcio pantotenato; azione ristrutturante per la presenza per esempio di metionina, cistina, arginina, ovvero aminoacidi solforati, che svolgono un’azione ristrutturante sulle cheratine di unghie e capelli, acido glutammico, vitamina B6 , vitamina H o biotina e vitamina F o vitageno che posseggono in particolare un effetto riequilibrante in caso di fragilità di unghie e capelli.

Per ricominciare con energia, un aiuto dagli integratori alimentari

Il rientro in città spesso porta con sé un po’ di malumore, acuito anche dai fastidi legati al cambio di stagione, come i primi raffreddori. Semplici rimedi possono aiutare ad affrontare questo momento di passaggio e ad attenuare quel senso di stanchezza legato all’arrivo della stagione autunnale. Una delle prime difficoltà che a volte si presenta è l’alterazione del ritmo sonno-veglia. Perciò bisogna cercare di ripristinare l’equilibrio abituando l’organismo ad orari costanti.

Inoltre, un capitolo importante è sicuramente quello dell’alimentazione. Ritornare alla routine quotidiana significa anche archiviare gli eccessi e le sregolatezze dei mesi estivi recuperare un regime alimentare corretto e organizzato: ciò si traduce in cibi altamente nutritivi ed energetici.

Le principali proprietà di alcune vitamine e sali minerali1 che possono diventare un valido aiuto per il benessere dell’organismo durante i cambi stagionali. Per cominciare, le vitamine del complesso B, importanti per il metabolismo cellulare e per trasformare i macronutrienti in energia. In particolare, le vitamine B2 (detta anche Riboflavina) e B6 contribuiscono alla riduzione della stanchezza e del senso di affaticamento e sono utili per regolare la normale funzione psicologica. La vitamina B12 coadiuva la formazione dei globuli rossi e contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario.

Tra i minerali, assicurarsi il giusto apporto di ferro, prezioso per chi si sottopone a stress importanti, poiché salvaguarda la funzione cognitiva, riducendo gli stati di stanchezza; del potassio, un elemento importante che contribuisce al normale funzionamento del sistema nervoso e a mantenere equilibrata la pressione sanguigna; e del magnesio, una risorsa efficace nei periodi di tensione.

Per fare il carico di queste vitamine e minerali è necessario arricchire la propria dieta di frutta e verdura di stagione. Inoltre, lontano dai pasti, bere almeno 2 litri di acqua al giorno. Sono piccoli consigli per depurare e riequilibrare l’organismo, facilitando così il processo di espulsione delle tossine.

 

Anche l’utilizzo di integratori alimentari può essere utile per mantenere il benessere dell’organismo. A questo proposito, l’estratto di Echinacea, aiuta la funzionalità delle prime vie respiratorie e le naturali difese dell’organismo.

Per approfondimenti: si veda rettifica regolamento (UE) n. 432/2012 della Commissione.

Crostata alle castagne con ricotta e ganache al cioccolato

INGREDIENTI PER 6/8 PERSONE

100 g di farina bianca tipo 00
100 g di farina di castagne
100 g di burro
120 g di zucchero di canna
2 tuorli
sale
4 cucchiai di marmellata di castagne
200 g di ricotta vaccina
50 g di mandorle macinate
1 cucchiaio di miele di castagno
200 g di cioccolato fondente
2 dl di panna fresca

PREPARAZIONE

1. Montate il burro con lo zucchero, quindi unitevi i tuorli, una presa di sale e le farine setacciate insieme. Formate una palla, avvolgetela in un foglio di pellicola per alimenti e passatela in frigo per mezz’ora.

2. Stendete la pasta frolla allo spessore di circa 3 mm, e foderatevi una teglia di 24 cm di diametro, copritela con un foglio di carta d’alluminio e distribuitevi sopra 2 manciate di legumi secchi.

3. Cuocete in forno preriscaldato a 200° per 10 minuti. Estraete la teglia, eliminate l’alluminio con i legumi e cuocete ancora il guscio di frolla per qualche minuto, quindi estraetelo e lasciatelo raffreddare prima di sformarlo su una gratella da dolci.

4. Coprite il fondo di frolla con la marmellata di castagne e distribuitevi sopra la ricotta mescolata con le mandorle e il miele. Coprite la torta con pellicola per alimenti e mettetela in frigorifero.

5. Nel frattempo sciogliete il cioccolato con la panna a fiamma media, fate raffreddare e montate il composto con le fruste elettriche. Estraete la torta dal frigo, eliminate la pellicola, versate la ganache di cioccolato sulla ricotta e livellatela bene con una spatola.

Petti di pollo farciti agli spinaci con insalata di arance

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

4 petti di pollo di circa 200 g l’uno
120 g di spinaci già puliti
2 uova
4 cucchiai di panna fresca
2 peperoni gialli
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
2 arance
1 cespo d’indivia
1 kiwi
1 piccolo grappolo d’uva bianca
4 ravanelli
il succo di mezzo limone
olio extravergine di oliva, sale, pepe bianco

PREPARAZIONE

1. Incidete a tasca i petti di pollo, staccate i filettini e metteteli a parte.

2. Cuocete gli spinaci in acqua bollente salata per 5 minuti. Scolateli, strizzateli bene e tritateli insieme ai filettini di pollo. Unite le uova, regolate di sale e pepe e farcitevi i petti di pollo.

3. Cucite l’apertura con ago e filo incolore e fate sobbollire i petti di pollo in acqua bollente salata per 20 minuti.

4. Sbucciate le arance al vivo ed estraete gli spicchi. Mescolateli delicatamente con l’indivia e i ravanelli affettati sottili, i chicchi d’uva tagliati a metà e privati dei semi e il kiwi sbucciato e tagliato a fiammifero. Bollite i peperoni, scolateli, sbucciateli e scartate il picciolo, i semi e le nervature interne. Frullateli con la panna e il parmigiano fino a ottenere una salsa omogenea.

5. Scolate i petti di pollo, eliminate il filo, affettateli, distribuiteli nei piatti individuali e versatevi sopra la salsa. Servite con l’insalata di arance condita con 4 cucchiai d’olio emulsionati col succo di limone, sale e pepe.

Crema di patate al cocco con verdurine saltate e prezzemolo fritto

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

800 g di patate
150 g di cocco essiccato grattugiato
1 zucchina
1 carota
2 cipollotti
50 g di fagiolini
un mazzetto di prezzemolo riccio
1 cucchiaino di curry
olio extravergine di oliva, sale, pepe bianco

PREPARAZIONE

  1. Frullate per 2 minuti la farina di cocco con 7 dl d’acqua bollente, quindi filtrate attraverso un telo che strizzerete con forza per estrarre tutto il latte di cocco.
  2. Lessate le patate, poi scolatele, sbucciatele e passatele con l’apposito utensile. Incorporatevi il latte di cocco, regolate di sale e pepe e riportate a ebollizione mescolando continuamente.
  3. Spuntate carote, fagiolini e zucchine e tagliateli a tocchettini. Affettate la parte bianca dei cipollotti. Saltate le verdurine in 4 cucchiai d’olio con sale e pepe e tenetele in caldo.
  4. Nel frattempo tagliate le cime del prezzemolo e friggetelo in olio bollente.
  5. Versate la crema di patate nei piatti fondi, distribuitevi sopra le verdurine, spolverizzate di curry e guarnite col prezzemolo fritto.