Quando e come si utilizza un integratore alimentare?

Quando è opportuno usare gli integratori?
L’integratore alimentare è un alimento destinato ad integrare la comune dieta al fine di mantenere un buono stato di salute dell’organismo. E’ necessario sottolineare che il ricorso ad integratori però non deve essere mai inteso come sostituto di una dieta corretta né compensazione di uno scorretto stile di vita (sedentarietà, fumo, alcool…); infatti per stare bene è indispensabile cambiare innanzitutto i comportamenti che non sono adeguati, alimentazione inclusa se necessario. Tuttavia vi sono situazioni o momenti della vita di ognuno di noi in cui l’apporto di alcuni micronutrienti può essere non adeguato al fabbisogno- ad esempio gravidanza, menopausa, terza età: in questo caso gli integratori alimentari possono rappresentare un valido aiuto per il mantenimento del benessere.

Si possono usare gli integratori durante la gravidanza e l’allattamento?
Durante la gravidanza ci possono essere situazioni in cui l’apporto di alcuni micronutrienti può essere non adeguato al fabbisogno: in questi casi, su consiglio del medico, possono intervenire gli integratori alimentari. Un’integrazione vitaminica o minerale può essere indicata nel caso di donne fumatrici o alcoliste, donne vegetariane o non vegetariane con dieta sbilanciata, o in caso di gravidanze gemellari. Il medico, in base alla documentazione scientifica disponibile per ciascun componente, potrà valutare la situazione nel suo complesso e l’opportunità di una integrazione. Anche il consumo di integratori a base di piante o contenenti principi attivi vegetali va sempre concordato con il medico, poiché ingredienti a base vegetale possono essere controindicati in gravidanza ed allattamento. E’ necessario ribadire comunque che è molto importante che la mamma in attesa mangi nel miglior modo possibile attraverso un’attenta scelta degli alimenti che compongono la sua dieta giornaliera. Durante la gravidanza il fabbisogno calorico aumenta di circa 300-400 kcal, mentre durante l’allattamento l’aumentato fabbisogno è di ca 500 kcal al giorno; per raggiungere la quota calorica necessaria, è di norma sufficiente aumentare la quantità di alimenti consumati quotidianamente.

Sono utili gli integratori alimentari per i capelli?
Gli integratori alimentari a base di vitamine, minerali e acidi grassi sono utili a dare forza e stimolare la ricrescita dei capelli; in particolare quelli a base di ferro e magnesio accelerano il processo di rinvigorimento, i polivitaminici stimolano la ricrescita. Va comunque ricordato che l’alimentazione gioca un ruolo importantissimo nella salute dei capelli. A dare energia e volume alla capigliatura concorrono in primo luogo gli aminoacidi, in particolare la cistina, la cisteina e la metionina, che partecipano alla sintesi della cheratina, che dà corpo al fusto. Queste sostanze si trovano nelle proteine animali della carne e del pesce. Altro elemento importante è l’acido pantotenico (vitamina B5) che si trova nel tuorlo d’uovo, nella carne, nei cereali e nei legumi ed è una delle sostanze che facilitano la scomposizione delle proteine in aminoacidi. Utilissima per dare volume ai capelli anche la vitamina A, che attiva i processi di rigenerazione cutanea: per assumere la giusta dose è indispensabile consumare frutta e verdura. Ulteriori sostanze fondamentali per la salute della capigliatura sono gli acidi grassi omega 3, le cui fonti sono il pesce, i cereali, le noci e i legumi, e il ferro, che svolge un ruolo chiave nei processi di ricrescita del capello perché trasporta alle cellule l’ossigeno necessario, presente nelle verdure e nei legumi.

Gli integratori alimentari aiutano ad abbronzarsi meglio?
La luce del sole, si sa, ha molteplici benefici sull’organismo umano. E’ però necessario esporsi al sole seguendo alcune cautele e gradualmente. Il primo passo naturalmente è proteggere la pelle con un solare adeguato per capacità schermante, il cosiddetto “FP”, fattore di protezione o “Ip” indice di protezione. Il fattore di protezione solare è poi espresso in livelli: basso (numeri 6,8,10), alto (da 15 a 25), molto alto (50+). Per aiutare la pelle ad abituarsi al sole è consigliabile anche l’assunzione di integratori a base di vitamine, betacarotene ed estratti vegetali che non sostituiscono il solare, ma rinforzano le difese cutanee nei confronti del fotoinvecchiamento, preservando la cute da eritemi, macchie scure, rughe. E’ utile l’assunzione almeno un mese prima delle vacanze e per tutta la durata dell’esposizione.

Gli integratori alimentari servono a perdere peso?
E’ necessario innanzitutto fare chiarezza e distinguere tra integratori alimentari coadiuvanti di diete ipocaloriche e prodotti dietetici destinati a diete ipocaloriche per la riduzione del peso, come ad esempio i sostituti del pasto e i sostituti dell’intera razione alimentare giornaliera, disciplinati dal decreto del 17 ottobre 1998, n. 519. Per ottenere i risultati desiderati – ovvero la perdita di peso – l’eventuale uso di integratori alimentari coadiuvanti di diete ipocaloriche deve accompagnarsi ad un idoneo regime dietetico ipocalorico e ad un maggior livello di attività fisica, rimuovendo comportamenti troppo sedentari. L’impiego di un integratore finalizzato al controllo o alla riduzione del peso corporeo può produrre effetti nella direzione voluta solo nell’ambito di un regime dietetico che, per essere ipocalorico, comporta necessariamente una restrizione dell’introito energetico.

Prenditi cura dei tuoi capelli e impara a conoscerli

Aiuto quanti capelli sto perdendo!?! Il più delle volte è un disturbo tipicamente stagionale, che si ripresenta puntuale ad ogni cambio di stagione in primavera ed in autunno; in quest’ultimo caso a volte ancora più forte a causa delle pressioni a cui il capello è stato sottoposto durante le vacanze estive … sole, acqua salata del mare. In alcune situazioni è, però, un problema più serio, che peggiora nei cambi di stagione, ma che in realtà è già presente da tempo: in questo caso i capelli si perdono a causa di vere e proprie malattie o in seguito all’assunzione di certi medicinali. Allora è meglio consultare il proprio dermatologo.

I capelli sono formati da due parti: quella esterna, il fusto costituita a sua volta dal midollo, composto di cellule sottili, dalla corteccia, formata da cellule che contengono la melanina, il pigmento che conferisce la colorazione dei capelli, e dall’involucro o cuticola, il più esterno, formato da cellule a forma di scaglie che proteggono il midollo e la corteccia. La parte interna, invece, è la radice, che si trova al di sotto del cuoio capelluto, in cui nasce e cresce il capello. Alla base si trova il bulbo che è il centro vitale del capello ed è racchiuso in una piccola cavità detta “follicolo pilifero”. Nel follicolo è presente la papilla pilifera ricca di vasi sanguigni che apportano al capello le sostanze necessarie per la crescita e il sostentamento. Accanto al bulbo ci sono le ghiandole sebacee che producono il sebo, sostanza che lubrifica, nutre e protegge il capello.

I capelli seguono un ciclo di vita costituito da 3 fasi:

  • anagen, la fase di crescita attiva in cui circa il 90% dei follicoli produce la fibra del pelo. Dura dai 5 ai 7 anni e i capelli crescono in media 1 cm al mese
  • catagen, la fase di riposo in cui il capello smette di crescere ma resta attaccato al cuoio capelluto ancora per 3-4 settimane
  • telogen, in cui il capello cade (circa 80-90 al giorno). Si tratta di un fenomeno normale legato al ricambio. Se, invece, entrano in fase telogen più di 300 capelli per lunghi periodi, si ha un importante diradamento della chioma denominato alopecia.

L’alimentazione gioca un ruolo importante per la salute dei capelli che più di altri organi del corpo, si cibano degli alimenti che compongono i tuoi menù A dare forza e volume alla capigliatura concorrono in primo luogo gli aminoacidi. In particolare la cistina, la cisteina e la metionina, un tris di elementi solforati che partecipano alla sintesi della cheratina, sostanza che dà corpo al fusto. Ti assicuri il tutto con la giusta quantità di proteine animali, quelle della carne e del pesce. Altro elemento è l’acido pantotenico (vitamina B5) che si trova nel tuorlo d’uovo, nella carne, nei cereali e nei legumi ed è una delle sostanze che facilitano la scomposizione delle proteine in aminoacidi. A dare più volume contribuisce anche la vitamina A che attiva i processi di rigenerazione cutanea. Per garantirsi la giusta dose è indispensabile consumare frutta e verdura.

Come abbiamo detto i capelli crescono di un cm al mese e ogni giorno ne perdiamo circa 100, sostituiti da quelli nuovi. Un processo influenzato da molti fattori che hanno un’importante parte nel metabolismo. Gli zuccheri danno l’energia per la respirazione cellulare, il motore che attiva i processi di rigenerazione dei bulbi. Un regime bilanciato garantisce così il carburante per supportare il ricambio dei capelli. Altre sostanze fondamentali per dare nutrimento alle cellule, incluse quelle che compongono il bulbo pilifero, sono gli acidi grassi omega 3, che fanno parte della struttura della membrana cellulare. Sono fonti di omega 3 il pesce, i cereali, le noci e i legumi. Un ruolo chiave nei processi di ricrescita del capello è dato dal ferro che trasporta alle cellule l’ossigeno necessario. Il ferro è presente nelle verdure e nei legumi, ma è quello della carne e del pesce il più disponibile, soprattutto se associato alla vitamina C, che lo rende più assorbibile dall’organismo.
Anche gli integratori sono utili a rinforzare i capelli, quelli a base di vitamine, minerali e acidi grassi che stimolano la ricrescita. In particolare quelli a base di ferro e magnesio che accelerano il processo di rinvigorimento e i polivitaminici che stimolano la ricrescita.

Quali sono le cause più frequenti della caduta? La predisposizione genetica è la principale causa di perdita di capelli negli uomini, provocando una caduta irreversibile. Le donne ne sono toccate in percentuale molto bassa, infatti la caduta è per lo più un fenomeno momentaneo e reversibile dovuto a diete troppo rigide, a carenze di aminoacidi, oppure a forti stress fisici e psicologici, legati a periodi particolari come l’allattamento e la menopausa. Nelle forme croniche la causa può essere un disturbo alla tiroide o un’alterazione del metabolismo: in questi casi anche le unghie sono fragili e si spezzano facilmente.

quando …

sono opachi è perché non riflettono la luce
La guaina che riveste i capelli è composta da tante scagliette sovrapposte. Quando non c’è abbastanza acqua all’interno della fibra capillare, queste squame si sollevano e la luce viene riflessa in modo irregolare. E’ importante scegliere prodotti a base di vitamine, pantenolo e aminoacidi che rinforzano i fusti e donano luminosità.

si sporcano in fretta è perché assorbono lo smog
Quando i capelli sono porosi, diventano pesanti perché lo smog e il sebo anziché scivolare via si insinuano nelle squame. In questo caso è indispensabile usare una shampoo delicato e povero di tensioattivi, cioè agenti che producono la schiuma.

si spezzano è perché contengono poca acqua
È ancora colpa della disidratazione che oltre a renderli fragili li fa apparire ruvidi e stopposi. In questo caso è meglio usare uno shampoo addolcente a base di vitamina B5, in modo da stimolare la microcircolazione, l’ossigenazione e il nutrimento dei bulbi. Una volta alla settimana massaggiali asciutti con olio di semi di lino o d’oliva lasciato in posa per 15 minuti. Questo impacco restituisce morbidezza ed elasticità.

non tengono la piega, sono elettrici
E’ normale dopo i 50 anni, in quanto si modifica la loro struttura chimica. Per domarli bisogna asciugarli sempre mettendo il beccuccio al phon in modo da concentrare il getto d’aria, sempre tiepida, e utilizzare degli spray antistatici

si diradano perché diminuiscono gli ormoni
Dopo i 40 anni, prima ancora della menopausa, il corpo produce meno estrogeni, gli ormoni che hanno un effetto positivo sul ciclo vitale dei capelli. La caduta dei capelli non è ricompensata da un ricambio adeguato e per questo la chioma diventa meno folta. Inoltre quando gli estrogeni diminuiscono, si innalza il livello di un enzima responsabile dell’assottigliamento e della loro caduta.

In questo caso è utile ricorrere a fiale rinforzanti a base di aminexil, un principio attivo che migliora l’ancoraggio alla radice del cuoio capelluto. Vanno abbinati integratori alimentari che contengono metionina, cistina e tiroxina, sostanze che inibiscono l’attività dell’enzima e irrobustiscono la fibra dei capelli.

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Vitamine

Sono sostanze organiche indispensabili per il buon funzionamento dell’organismo. Non hanno funzioni energetiche o strutturali ma intervengono in reazioni chiave del metabolismo, svolgendo un ruolo essenziale in processi vitali come vista, crescita cellulare, formazione dei globuli rossi, delle ossa, dei denti, funzionalità cardiaca, nervosa, immunitaria. Sono nutrienti essenziali perché devono essere assunte con la dieta, in quanto l’organismo non è in grado di sintetizzarle. Fanno eccezione la vitamina D, che può essere sintetizzata a partire dal colesterolo (purché mani, viso o altre parti del corpo siano esposte alla luce solare) e la niacina, sintetizzata a partire dall’aminoacido triptofano. Le vitamine necessarie all’uomo sono tredici: A,C,D,E,K e otto vitamine del gruppo B. Possono essere idrosolubili o liposolubili: le idrosolubili vengono eliminate attraverso le urine e devono essere rimpiazzate giornalmente. Al contrario, le liposolubili si depositano nei compartimenti “grassi”, dove stazionano per tempi lunghi. Tutte le vitamine del gruppo B e la vitamina C sono idrosolubili, mentre le altre si sciolgono solo nei grassi. Il complesso B è centrale per il metabolismo cellulare e per trasformare i macronutrienti in energia indispensabile per le funzioni vitali. La vitamina C protegge le cellule dallo stress ossidativo e contribuisce alla rigenerazione della vitamina E. Inoltre, è richiesta per la formazione del tessuto connettivo e per l’assorbimento del ferro.

 

A cosa servono

Vitamina B2 (riboflavina)
Aiuta a ridurre stanchezza e affaticamento, contribuisce al mantenimento della normale capacità visiva e al metabolismo del ferro

Vitamina B6 e B12
Coadiuva la formazione dei globuli rossi, il normale funzionamento del sistema immunitario, utile per la riduzione di stati di stanchezza e affaticamento

Vitamina C
Contribuisce alla normale formazione del collagene per i vasi sanguigni, ossa, cartilagini, pelle, gengive e denti. Contribuisce a ridurre stati di stanchezza e affaticamento. Accresce l’assorbimento del ferro.

Vitamina D
Aiuta l’assorbimento e l’utilizzo del calcio e del fosforo, sostiene il normale mantenimento delle ossa e dei denti.

Vitamina E
Contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo

Sostanze utili nella protezione dallo stress ossidativo

Quando si parla di sostanze utili nella protezione dallo stress ossidativo si fa riferimento alla proprietà di una qualsiasi sostanza di ritardare o inibire significativamente l’ossidazione della sostanza stessa, ovvero uno sbilancio tra la produzione e i livelli di molecole reattive ossidanti da un lato e i livelli e l’efficienza delle difese antiossidanti dall’altro.

I radicali liberi non necessariamente costituiscono un pericolo per i sistemi biologici, anzi rappresentano importanti molecole di segnale e armi di difesa nei confronti di organismi patogeni. Quando però i livelli di radicali liberi diventano eccessivi, e/o le difese antiossidanti cellulari si riducono, si sviluppa un danno ossidativo a vari livelli (lipidi, proteine, DNA) che può portare a perdita di funzione, invecchiamento e morte cellulare.

La nutrizione svolge un ruolo fondamentale nel mantenere l’efficacia delle difese enzimatiche antiossidanti. Ricordiamo che l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha riconosciuto essere scientificamente provata l’efficacia delle seguenti sostanze:

Vitamina E, vitamina C e vitamina B2:  hanno ottenuto l’indicazione “contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo”:

Selenio, zinco e rame: microelementi riconosciuti come fattori nutrizionali in grado di ridurre i danni dello stress ossidativo cellulare

Per ristabilire un corretto patrimonio antiossidante la strada maestra è sicuramente quella di adottare una dieta ricca di questi fattori protettivi, principalmente attraverso frutta, verdura, cereali integrali . Tuttavia, quando necessario, non va escluso il ricorso guidato a combinazioni di piccole dosi di micronutrienti con tali proprietà tra di loro sinergici.

 

A cosa servono?

Oltre che alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo, alle seguenti sostanze è riconosciuta un’efficacia anche per:

Vitamina B2 (riboflavina)
Aiuta a ridurre stanchezza e affaticamento, contribuisce al mantenimento della normale capacità visiva e al metabolismo del ferro

Vitamina C
Contribuisce alla normale formazione del collagene per i vasi sanguigni, ossa, cartilagini, pelle, gengive e denti. Inoltre aiuta a ridurre gli stati di stanchezza e affaticamento e accresce l’assorbimento del ferro.

Rame
Il rame contribuisce al normale trasporto di ferro nel sangue e alla normale pigmentazione dei capelli e della pelle

Selenio
Contribuisce alla normale spermatogenesi, mantenimento dei capelli, unghie, normale funzione tiroidea

Zinco
Contribuisce al mantenimento normale di capelli, pelle, unghie, ossa, capacità visiva, livello di testosterone

Gli integratori utili per contrastare la caduta dei capelli

I nostri capelli sono fatti di minerali, grassi, proteine, acqua, tutte sostanze contenute negli alimenti e fondamentali per salvaguardare la salute e l’aspetto della nostra capigliatura. L’alimentazione è importante per tutte le funzioni del nostro organismo, ed abbiamo già visto quanto sia indispensabile alla costituzione e alla crescita dei nostri capelli. Le carenze nutritive e gli sbalzi improvvisi di peso dovuti a diete dimagranti drastiche indeboliscono i nostri capelli rendendoli più fragili e sensibili, li privano di lucentezza, morbidezza e vitalità, ne riducono il diametro e, nei casi più estremi, ne causano anche la caduta (il cosiddetto “defluvium”).
Bisogna inoltre prestare particolare attenzione soprattutto alle carenze alimentari di acidi grassi essenziali (EFA), vitamine, ferro: è proprio per questo che spesso si ricorre all’utilizzo di integratori alimentari.
Gli integratori possono essere utili per contrastare la caduta diffusa dei capelli in fase “telogen” o fase di riposo. Vengono di solito associati a cure specifiche topiche allo scopo di creare una sinergia d’azione.

Gli integratori risultano utili:

  • come coadiuvanti ad una terapia specifica anticaduta, poiché integrano alcune carenze evidenziate dagli esami del sangue;
  • in tutti quei casi in cui la perdita o i problemi dei capelli sono legati a stress, debilitazione fisica dovuta a una lunga malattia, all’uso di certi farmaci come gli antibiotici, o nel caso ci si sia sottoposti ad una dieta drastica.
  • ai cambi di stagione, nei quali i capelli risentono degli sbalzi ormonali tipici di questi periodi dell’anno;
  • nella caduta di capelli che colpisce le donne dopo una gravidanza (effluvium post-partum);
  • in caso di seborrea (eccesso di sebo che rende untuosa e maleodorante la capigliatura);
  • nella perdita di capelli causata da trattamenti antitumorali (come la Radioterapia e la Chemioterapia).

In base al meccanismo d’azione gli integratori possono essere distinti principalmente in quelli aventi:

  • Azione sul microcircolo
  • Azione di tipo trofico
  • Azione antiossidante
  • Ottimizzazione della fase catagen (è la fase transitoria che segnala la fine della crescita del capello)
  • Contrasto dell’infiammazione peribulbare

Ecco una carrellate delle principali sostanze utili alla crescita e al rinforzo della capigliatura:

OLIGOPROANTOCIANIDINE (OPC)
Sono dei flavonoidi contenuti in elevata quantità nei semi d’uva rossa, prontamente assorbite e dotate di una elevata biodisponibilità (a differenza di altri bioflavonoidi); presentano:

  • AZIONE VASOPROTETTIVA
    Le OPC migliorano la microcircolazione, cui si deve il trasporto dei nutrienti
  • AZIONE ANTIOSSIDANTE
    Le OPC proteggono il follicolo dai radicali liberi

CATECHINE
Sono flavonoidi estratti dalle foglie essiccate del thè verde.
L’attività biologica delle catechine è attribuibile ai suoi componenti polifenolici e hanno:

  • AZIONE ANTIOSSIDANTE
  • AZIONE ANTINFIAMMATORIA

TAURINA
E’ un aminoacido solforato essenziale, prodotta dall’organismo a partire dalla CISTEINA.
MECCANISMO D’AZIONE:

  • Regolazione sintesi collagene
  • Regolazione del metabolismo del tessuto connettivo peripilare
  • Limita le alterazioni della guaina connettivale del bulbo che si manifestano nell’invecchiamento del cuoio capelluto e nell’alopecia
  • Protezione del follicolo dalle aggressioni esterne

ESTRATTO DI SERENOA REPENS
La SERENOA REPENS è una palma nana tipica della Florida. Contiene una buona quantità di ACIDI GRASSI dai quali si estrae il principio β-SITOSTERINA.
E’ utile per contrastare l’alopecia androgenetica: rappresenta un’alternativa naturale al trattamento farmacologico con finasteride.

ISOFLAVONI DI SOIA
Gli ISOFLAVONI sono molecole naturali presenti in vari vegetali ed in particolare nella soia. Possiedono una struttura molto simile a quella degli estrogeni, e sono perciò definiti FITOESTROGENI. E’ stato dimostrato che gli isoflavoni hanno un effetto positivo sulla crescita dei capelli in colture di follicoli piliferi umani.

ACIDO GAMMA LINOLENICO (GLA)
Nel mondo vegetale si trova in considerevoli quantità in borago officinalis, oenothera biennis e ribes nero; tra questi, l’olio di borragine vanta il più alto contenuto in GLA.
L’acido gamma linolenico, riducendo la perdita di acqua dallo strato corneo, consente un miglior nutrimento del bulbo pilifero.

POLIAMINE
Le poliamine sono presenti in moltissimi alimenti di uso comune come latte, formaggi, cereali, carne. E’ stato riscontrato che alcune poliamine svolgono un ruolo determinante nei processi di crescita e di differenziazione cellulare. Sono in grado di agire su specifici recettori situati a livello della guaina epiteliale esterna del follicolo pilifero: la stimolazione di questi recettori permette di attivare a livello della papilla dermica fattori di crescita cellulari fondamentali per lo sviluppo e la salute del capello.

VITAMINE

  • A (retinolo): è indispensabile per la rigenerazione dei tessuti, contribuisce al buon funzionamento del cuoio capelluto. E’ indicata nel trattamento dei capelli che si spezzano.
  • B2 (riboflavina): è utile per la crescita dei capelli.
  • B5 (acido pantotenico): contribuisce attivamente alla buona conservazione della pelle e dei capelli; riduce la formazione delle doppie punte e in caso di carenza favorisce un precoce ingrigimento dei capelli.
  • B6 (piridossina): combatte la seborrea, favorisce la ricrescita dei capelli e protegge la salute del cuoio capelluto. Influisce sulla cistina, un aminoacido solforato indispensabile al processo di cheratinizzazione delle cellule, che conferisce, quindi, resistenza alla cheratina dei capelli.
  • B8 o H (biotina): combatte la caduta dei capelli, seborrea.
  • C (acido ascorbico): conserva l’integrità del cuoio capelluto; agevola la crescita dei capelli. Combatte i processi di invecchiamento delle cellule. Favorisce l’assorbimento del Ferro, minerale presente nella composizione chimica del capello.

Gli integratori per la caduta dei capelli devono esser assunti quotidianamente per un periodo lungo di circa tre mesi, in associazione ad una terapia topica (soluzioni capillari). La ricrescita potrà essere visibile dopo circa 4 mesi di trattamento.

Rinforzare la pelle e capelli dopo l’estate

Al rientro dalle vacanze, la pelle si presenta disidratata dai raggi solari, segnata da macchie scure, rughe ed i capelli sembrano secchi e sbiaditi.

Quel che resta del colore
L’abbronzatura ispessisce la cute, che diventa più secca e meno elastica. Con il passare dei giorni lo strato corneo superficiale inizia a desquamarsi, il colorito si fa disomogeneo, l’epidermide opaca e ruvida. Per dare un colpo di spugna, è necessario eliminare: le cellule morte. L’ideale è un peeling domiciliare delicato a base di acido mandelico o di acido piruvico.

La pelle si rinnova, diventa più elastica e sottile, l’abbronzatura che rimane è luminosa, gli effetti sono visibili subito, ma conviene ripetere il peeling altre due volte, a intervalli di due settimane. Dopo l’esposizione solare occorre reidratare la cute e stimolare la produzione di collagene ed elastina, distrutti dagli ultravioletti.
A tal scopo si possono applicare sulla pelle un mix di attivi (acido ialuronico, vitamine, coenzima Q10), per restituire elasticità e tono a viso e collo.
I chimici svedesi dell’Università di Lund hanno verificato che gli attivi di natura lipidica come gli oli e i grassi vegetali contenuti nella maggior parte dei prodotti di trattamento per la pelle riescono a penetrare meglio la barriera cutanea quando l’epidermide è ben idratata. Qualsiasi prodotto di trattamento, dalle creme antiage ai gel contro le imperfezioni, dalle formule rimpolpanti a quelle anti-macchia, funziona quindi solo se il livello di idratazione è sufficiente.

Per potenziare al massimo l’idratazione è meglio utilizzare sieri ricchi di principi attivi idratanti da applicare due volte al giorno prima del consueto prodotto di trattamento. Meglio ancora se si punta su formule che contengono estratti naturali puri.

Tra gli ingredienti all’avanguardia, si annoverano due fattori di crescita cellulare, alla cui scoperta è stato assegnato il premio Nobel per la medicina e la fisiologia, che stimolano la produzione di fibroblasti. Il più recente è il ciclopeptide-5: sembra che ripristini la dinamica delle cellule che invecchiano, o danneggiate dal sole, e stimoli la riproduzione cellulare. La struttura ciclica ne favorisce il passaggio transdermico, la funzionalità cellulare e la stabilità.

Interessante è anche un estratto da una pianta molto nota: il Lillà (Syringa vulgaris). Tale estratto contiene il verbascoside, un efficace antiossidante in grado di aumentare le difese della pelle che invecchia e di stimolare alcuni enzimi legati alla riparazione cellulare.

Per aumentare la luminosità della pelle si possono utilizzare schiarenti tradizionali in combinazione con una nuova serie di “super-estratti” dalla frutta. Questi ultimi spaziano dalle bacche tibetane di Goji (Lycium barbarum) , elisir di gioventù, ricche di vitamina C (cinquecento volte in più delle arance!), polisaccaridi, flavonoidi e betacarotene, al Chokeberry (Aronia arbutifolia), pianta nordamericana della famiglia delle rosacee, ricca in antocianine, antiradicali liberi. Ottimo è anche il frutto amazzonico detto Camu-Camu (Myrciaria dubia), anch’esso ricchissimo di vitamina C, in grado di aumentare la neosintesi di collagene.

A completamento del trattamento topico cutaneo è utile apportare nutrienti anche per via orale. L’utilizzo simultaneo di integratori e cosmetici permette di attaccare su più fronti strategici la

riparazione cellulare, ottimizzando e accelerando gli effetti cutanei con meccanismi coordinati. È stato così dimostrato che integratori contenenti vitamina A hanno un effetto restitutivo e di protezione del tessuto cutaneo, le vitamine C ed E riducono i danni causati dai radicali liberi, che possono danneggiare collagene ed elastina, mentre vari probiotici favoriscono il recupero delle difese cellulari dopo l’esposizione ai raggi UV.

Gli acidi grassi polinsaturi (vitamina F) svolgono invece un importante ruolo strutturale nelle cellule, partecipano alla sintesi dei lipidi, sono coinvolti nella funzione di barriera cutanea, nei processi infiammatori e immunitari.

Interessanti sono gli attivi come fitoene e fitofluene: due carotenoidi incolori ottenuti da pomodori e da alghe unicellulari commestibili.
L’assenza di colore (assorbono luce solo nelle lunghezze d’onda ultravioletta e non del visibile) e la capacità di accumulo nella pelle, conferisce loro l’azione di potenti antiossidanti e antinfiammatori, riparano la cute dopo l’esposizione solare e intensificano l’abbronzatura. Un olio usato in cosmetica per il suo elevato contenuto in acido alfa linolenico, acido grasso essenziale omega 3, è l’olio di kiwi. Apprezzato per le proprietà emollienti su pelli secche, incrementa le difese immunitarie della cute. I frutti sono noti per l’elevato contenuto in vitamine C, A ed E, potassio e flavonoidi. Recentemente è stato scoperto che i semi, sono la fonte di due potenti antiossidanti: la quercitrina (precursore del flavonoide quercetina) e il kaempferolo .

Capelli provati dal sole
L’esposizione solare è anche responsabile dell’aggressione della struttura del capello dovuto allo stress ossidativo.
E’ preferibile scegliere una detersione delicata con shampoo privi di tensioattivi schiumogeni come gli oli lavanti idrogenati seguita dall’utilizzo del balsamo nutriente.
Se i capelli sono particolarmente stopposi è meglio usare una maschera ristrutturante per capelli da applicare ogni 3 giorni.

Per ripristinare il danno bisogna ovviamente seguire un’alimentazione corretta, nutrendosi con alimenti che contengano le stesse proprietà della fibra capillare: vitamine A, B, C ed E, minerali come zinco, ferro, rame, silicio, magnesio, manganese e ferro e aminoacidi.
Lo zinco ha un’azione seboregolatrice, il ferro previene la caduta, il rame accelera i processi di cheratinizzazione, il silicio è rimineralizzante, il magnesio rigenera le cellule e il manganese trattiene vitamine e ferro. Li troviamo in frutta, verdura, pesce, legumi,cereali, carne e derivati. Latte, frutti di mare, spinaci e pomodori hanno alte concentrazioni di zinco, carne e derivati, invece, contengono aminoacidi che rinforzano la capigliatura.
Per rinforzare i capelli dall’interno è possibile assumere integratori contenenti aminoacidi, come cisteina, cistina, guanina, elementi che formano la cheratina. Si effettuano solitamente due cicli all’anno. Al rientro dalle vacanze, in caso di caduta di capelli è preferibile assumere, per esempio la cistina per 40 gg, con una interruzione intermedia per non sovraccaricare la funzione renale.

Corretta integrazione alimentare per il benessere e la bellezza della pelle

Si parla di nutricosmeceutici, cosmetoalimenti, nutricosmetici…tanti sono i neologismi coniati. Tutti questi nomi per indicare prodotti che appartengono al gruppo degli integratori e che avrebbero la funzione di proteggere la pelle e renderla più sana e bella. I nutriceutici, infatti, rappresentano un’applicazione della corretta alimentazione alle condizioni della pelle e dei suoi annessi al fine di garantirne lo stato di benessere.

Lo stile di vita frenetico e le abitudini alimentari spesso non corrette, che caratterizzano i nostri tempi, non riescono a far fronte alle fisiologiche esigenze della pelle: vi è una carenza di nutrienti essenziali o per un aumentato fabbisogno, o per una ridotta assunzione, o correlata a particolari procedimenti di lavorazione e conservazione degli alimenti. Quindi, bisogna “integrare”, supplementare quei nutrienti che ci vengono a mancare e che contribuiscono a supportare la buona salute della pelle.

Una Dieta equilibrata è in grado di fornire tutti quei nutrienti che servono al nostro organismo per garantirne lo stato di benessere. Seguire una Dieta equilibrata però non è sempre possibile; inoltre alcuni regimi alimentari possono condurre ad uno squilibrio nutrizionale (pranzi consumati velocemente e fuori casa, diete ipocaloriche, diete vegetariane). Ecco quindi che diventa indispensabile integrare ciò che ci viene a mancare.

La carenza di nutrienti determina le cosiddette “malnutrizioni per difetto”. Alcune malnutrizioni comportano una sintomatologia che si ripercuote sull’estetica dell’individuo, come ad esempio la perdita o l’indebolimento dei capelli, le alterazioni delle unghie, la perdita del tono e dell’elasticità cutanea. In questi casi il corretto uso del giusto tipo di integrazione, insieme ad una regolarizzazione dell’alimentazione, può determinare una riduzione o una scomparsa del problema, migliorando quindi l’aspetto esteriore dell’individuo.

Esiste una complementarietà tra i nutriceutici ed i prodotti dermocosmetici utilizzati per il trattamento degli inestetismi cutanei. Si tratta di sinergie di effetto tra sostanze funzionali applicate localmente (creme) là dove il problema fa la sua comparsa ed altre agenti dall’interno finalizzate alla correzione di una carenza a monte, o per ripristinare funzioni o condizioni alterate.

Un accenno a parte di particolare interesse va al tema dell’invecchiamento cutaneo. Con il passare del tempo cambiano le esigenze e i bisogni della pelle, si verificano una serie di ineluttabili cambiamenti che portano all’invecchiamento dell’epidermide. L’invecchiamento cutaneo è un processo complesso influenzato da diversi fattori:

  • Aumentata produzione di radicali liberi (stress, smog, UV, fumo, infiammazioni, malattie, etc.);
  • Diminuzione delle difese antiossidanti;
  • Diminuzione della produzione di energia cellulare dovuta ai danni che i mitocondri, vere e proprie centrali energetiche, subiscono negli anni;
  • Alterazione della fluidità delle membrane cellulari.

Data, inoltre, la correlazione sempre più forte tra invecchiamento e deterioramento di biomolecole, con la necessità di combattere lo stress radicalico e di colmare i deficit di vitamine, proteine e lipidi, si è sviluppata la nutraceutica mirata, un’integrazione alimentare personalizzata sulla base dello studio ossidativo personale, intervenendo solamente sulle alterazioni specifiche di ciascuna persona (Nutrilipidomica).

L’integrazione antiaging deve essere, quindi, equilibrata e calibrata nei suoi costituenti, nei dosaggi e soprattutto deve agire in modo sinergico ai vari livelli: bioenergetico, antiossidante e riparativo. Per dare una rapida panoramica alle sostanze funzionali con effetto antiossidante più recentemente utilizzate troviamo l’acido lipoico, l’emblica, l’L-carnosina, la taurina, il coenzima Q10. Accanto a tali sostanze funzionali, vi è anche un’altra serie che contribuisce a riparare i danni provocati alla struttura di sostegno della pelle, il derma e le sue fibre, come l’acido jaluronico e gli acidi grassi polinsaturi (omega 3, omega 6).