Crucifere, una fonte di benessere

A cura del dott. Antonello Sannia

Le Crucifere o Brassicacee (cavolo, cavolfiore, broccolo, rapa ecc.) sono vegetali largamente utilizzati a scopo alimentare ed entrano a far parte della Dieta di molte persone.
Ricchissimi di vitamine (A, gruppo B e C), di minerali e di prodotti solforati, le crucifere rappresentano una preziosa fonte di benessere e sono ormai riconosciute avere molteplici effetti positivi.

Innanzitutto gli estratti di brassicacee sono validi alleati contro lo stress ossidativo, che si può generare da un’eccessiva esposizione all’inquinamento ambientale o alle radiazione ultraviolette o ionizzanti.

Ma non solo. Alcune recenti ricerche hanno evidenziato anche un ruolo benefico nei confronti dei tumori polmonari. Le crucifere sono ricche di isotiocianati, composti che nell’animale hanno proprietà antitumorali nei confronti del carcinoma polmonare e che vengono eliminati dall’organismo dagli enzimi glutatione-transferasi GSTM1 e GSTT1. L’assenza di uno o dell’altro di questi enzimi, o di entrambi, determina verosimilmente concentrazioni più elevate di isotiocianati nel sangue. Lo studio ha compreso 4.309 soggetti arruolati presso 15 centri di 6 nazioni dell’Europa centrale e dell’Est, regioni in cui è tradizionalmente elevato il consumo di crucifere. I soggetti hanno compilato un questionario sul loro stile di vita e la loro alimentazione, e si è ottenuta la tipizzazione dei geni per gli enzimi GSTM1 e GSTT1 partendo da un campione di sangue.
Il consumo di crucifere almeno una volta la settimana si associava a un effetto protettivo globale contro i tumori polmonari rispetto a un consumo una volta al mese. L’effetto era simile se il consumo riguardava i cavoli o una combinazione di broccoli e cavolini di Bruxelles. Questo effetto protettivo è stato riscontrato essere maggiore nei fumatori rispetto ai non fumatori.

Il consumo di frutta e verdura è stato già associato alla riduzione della mortalità dovuta ad obesità, ipertensione e malattie cardiovascolari, ma pochi studi hanno finora esaminato la correlazione fra apporto di frutta e verdura e rischio di diabete. Il consumo di frutta e verdure a foglia larga, e in particolare delle Crucifere, è stato associato ad un minor rischio di Diabete di tipo 2.

Mangiare molta frutta e verdura aiuterebbe anche a migliorare le condizioni di salute di chi soffre di broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), una malattia che colpisce l’apparato respiratorio e che, se non curata, determina difficoltà sempre maggiori nella respirazione. Lo hanno dimostrato alcuni ricercatori greci sottoponendo, per tre anni, 120 pazienti affetti da Bpco all’assunzione di grandi quantità di crucifere, oltre che altra frutta e verdura, oppure a un’alimentazione completamente priva di questi alimenti. Nelle persone che hanno mangiato abbondantemente crucifere, frutta e altra verdura si sono non solo ridotti di circa la metà i casi in cui la malattia è peggiorata ma sono stati riscontrati anche dei veri e propri miglioramenti delle funzionalità polmonare. I benefici derivanti sono da attribuire alla proprietà antiossidanti di questi alimenti.

Tra i numerosi benefici, si segnala anche il ruolo del sulforafano, una sostanza contenuta nei broccoli, che potrebbe rivelarsi utile anche per chi soffre di artrite. Alcuni ricercatori dell’University of East Anglia hanno scoperto che il sulforafano avrebbe la capacità di bloccare un enzima che provoca la distruzione delle articolazioni nella osteoartrite. E’ stato condotto un progetto di ricerca durato tre anni finalizzato a indagare le potenzialità del sulforafano, già noto per le sue capacità anticancro. Lo studio condotto in vitro ha concluso che questo composto bioattivo, contenuto soprattutto negli ortaggi cruciferi, sembra in grado di prevenire il deterioramento delle articolazioni.

Questi dati indicano che un buon consumo di crucifere può avere effetti salutistici rilevanti in tutto l’organismo, essendo in grado di svolgere azioni benefiche a livello intestinale, ostacolando lo sviluppo del Diabete mellito e lo sviluppo dei tumori, in particolare di quelli intestinali e polmonari.