Il termine “probiotico” deriva dal greco: “pro-bios” e significa a favore della vita. Basandosi sulla definizione del ricercatore inglese Fuller (1989): “il probiotico è un microrganismo vivente che esercita un effetto positivo sulla salute dell’ospite con il risultato di rafforzare l’ecosistema intestinale”. Grazie ai contributi della scienza, nel tempo, si è estesa anche in occidente la cultura dei dell’uso dei probiotici, come un’integrazione a favore delle funzionalità dell’intestino attraverso l’attività di determinate colture batteriche vive e vitali. I batteri più usati in preparati probiotici appartengono ai generi Bifidobacterium e Lactobacillus. Tuttavia sono utilizzati anche microrganismi appartenenti ai generi Streptococcus, Leuconostoc, Pediococcus, Propionibacterium e Bacillus.

Problematiche legate ad alterazioni della funzionalità intestinale sono sempre più diffuse nella società moderne, per lo più associate a stili di vita non adeguati e a condizioni stressanti. Questa situazione può provocare nella persona uno stato caratterizzato da ansia, spossatezza, stanchezza muscolare, problemi di attenzione, concentrazione, memoria e cefalea. Si stima che in Italia vi siano circa 200-300.000 persone che accusano questo stato di alterazione, soprattutto giovani e donne, con una età media di insorgenza intorno ai 30 anni.

Recentemente, Sullivan e collaboratori (Sullivan et al., 2009) hanno analizzato gli effetti indotti da un integratore a base di probiotici (4 dl- Lactibacillus paracasei, Lactobacillus acidophilus e bifidobacterium lactis), contenente 108 unità formanti colonie (cfu/ml), sullo stato di benessere complessivo, sulla sensazione di fatica e sui livelli di attività fisica di 15 soggetti affetti da stanchezza cronica. L’integratore veniva assunto 2 volte al giorno, per 4 settimane consecutive.

All’inizio della ricerca, dopo 30 giorni di trattamento e al termine della ricerca sono stati valutati alcuni fattori quali fatica, dolori muscolari, capacità di memoria, di concentrazione e il livello di attività fisica giornaliera svolta dai soggetti.

Tutti i soggetti hanno presentato un miglioramento significativo della sensazione di fatica e del dolore muscolare al termine dei 70 giorni di trattamento, e un miglioramento delle capacità neuro cognitive (memoria e concentrazione) già dopo 40 giorni. In 10 soggetti è stato evidenziato un significativo aumento del livello di attività fisica giornaliera. Durante il periodo di trattamento non si è presentato nessun caso di disfunzionalità o alterazioni intestinali.

I risultati ottenuti da questo studio possono essere un punto di partenza per lo sviluppo di nuove strategie di intervento a base di integratori di probiotici, nell’ottica di un miglioramento generale dello stato di salute della moderna società occidentale, sempre più afflitta da stanchezza, nervosismo e stress. A cura della prof. Alessandra Bordoni (Dietologa), e dr.a Marta Baldini (Esperta in nutrizione ed attività fisica )

Referenze

Sullivan A, Nord CE, Evengard B. Effect of supplement with lactic-acid producing bacteria on fatigue and physical activity in patients with chronic fatigue syndrome. Nutritional Journal. 2009

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